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Il 31 agosto 2022 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 203 il decreto 21 luglio 2022 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la trasformazione digitale – che delinea il riparto delle risorse del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione stanziate per il 2022 e dell’importo residuo dello stanziamento anno 2021.

Il Fondo per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione è stato costituito con l’articolo 239 del Decreto “Rilancio” (Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34). La sua dotazione serve a digitalizzare servizi della Pubblica amministrazione, ai cittadini e alle imprese.

L’articolo 1 prevede che il secondo riparto delle risorse assegnate per l’anno 2021 del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione presenti al Capitolo di spesa 920, piano gestionale 30, siano destinate per intero alla copertura di spese per interventi, acquisti e misure di sostegno finalizzati a favorire la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni tramite lo sviluppo di piattaforme nazionali. Tali risorse sono da considerare così come riportate all’interno dell’esercizio finanziario 2022 e tuttora da ripartire, pari all’importo di euro 16.006.386,00.

Il secondo articolo, invece, divide in quattro gruppi le risorse del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione stanziate sul Capitolo di spesa n. 920, piano gestionale 01, riferite all’assegnazione di competenza per l’anno 2022, che ammontano ad euro 52.263.017,00. In particolare, vengono destinati:

a. euro 15.263.017,00 alla copertura delle spese per interventi, acquisti di beni e servizi, misure di sostegno e progetti finalizzati a favorire l’attuazione dell’agenda digitale italiana ed europea, la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni, anche attraverso lo sviluppo e la diffusione delle piattaforme digitali nazionali, nonché la diffusione delle competenze, dell’educazione e della cultura digitale;

b. euro 14.000.000,00 alla copertura delle spese per interventi, acquisti di beni e servizi, misure di sostegno e progetti finalizzati a favorire l’attuazione della strategia nazionale dei dati pubblici, assicurare la valorizzazione, la qualità e la fruibilità del patrimonio informativo pubblico, nonché garantire lo sviluppo, il potenziamento e la piena interoperabilità delle basi di dati e delle anagrafi delle pubbliche amministrazioni;

c. euro 18.000.000,00 alla copertura delle spese per interventi, acquisti di beni e servizi, misure di sostegno e progetti finalizzati a favorire l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione delle imprese, lo sviluppo e la diffusione delle infrastrutture digitali materiali e immateriali e delle tecnologie tra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, con particolare attenzione alle tecnologie emergenti, nonché l’attuazione del programma strategico sull’intelligenza artificiale e della strategia italiana per la banda ultra larga;

d. euro 5.000.000,00 alle attività e ai servizi di assistenza tecnica necessari alla realizzazione delle finalità di impiego previste dall’art. 239, comma 1 del decreto “Rilancio”.

L’ultimo articolo del decreto in analisi specifica che gli ambiti di intervento previsti dai due precedenti articoli possono essere realizzati dal Dipartimento per la trasformazione digitale sia tramite la stipula di convenzioni o accordi con amministrazioni ed enti pubblici o con società o consorzi a partecipazione pubblica, sia tramite interventi diretti da parte dello stesso dipartimento, realizzati mediante l’espletamento di procedure di evidenza pubblica e rispettando la normativa applicabile sugli aiuti di stato. In ogni caso, tali interventi devono essere realizzati tenendo conto di aspetti legati alla sicurezza cibernetica e rispettando il riparto delle competenze

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