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Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge di bilancio 2021, di cui si presenta un quadro con le principali novità per il settore tecnologico.

Il 30 dicembre 2020 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge n. 178/2020 (la “Legge di Bilancio 2021”). Il provvedimento è composto da 20 articoli, ma la norma principale è l’articolo 1, formato da 1150 commi. Tra le principali novità finalizzate all’innovazione tecnologica, si segnala quanto indicato di seguito:

A sostegno del Made in Italy, si prevede

  • l’estensione alle reti di imprese agricole e agroalimentari, anche costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi o aderenti ai disciplinari delle “strade del vino” e
  • il credito d’imposta del 40% per la realizzazione e l’ampiamento delle infrastrutture informatiche destinate al potenziamento del commercio elettronico.

Il credito d’imposta si applicherà per le annualità dal 2021 al 2023 e viene rimesso ad un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, da adottare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2021, la definizione delle disposizioni applicative in materia;

Inoltre, si dispone

  • il rinnovamento per le annualità 2021 e 2022 del bonus per le attività di ricerca e sviluppo (inclusi i progetti in materia di Covid-19) per le strutture produttive ubicate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia sotto forma di credito d’imposta nella misura del 45%, 35% e 25% rispettivamente per le piccole, medie e grandi imprese;
  • la conferma e l’aumento del credito d’imposta fino al 2022 per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e altre attività innovative, inclusa l’innovazione finalizzata all’industria 4.0;
  • l’incremento delle risorse al fondo per lo sviluppo degli investimenti nel settore del cinema e nell’audiovisivo per innalzare le aliquote massime del credito d’imposta riconosciuto a imprese di produzione, distribuzione, produzione esecutiva e postproduzione;
  • la proroga per gli anni 2021 e 2022 del credito d’imposta del 50% per gli investimenti pubblicitari sui giornali quotidiani e periodici, anche online (“bonus pubblicità”), nonché il “tax credit per le edicole” in favore dei rivenditori al dettaglio di quotidiani, riviste e periodici e il credito d’imposta per le testate edite in formato digitale in relazione alle spese sostenute per l’acquisizione dei servizi di server, hosting e di banda larga; e
  • l’obbligo per i fornitori di servizi di intermediazione e i motori di ricerca online che offrono servizi in Italia, anche se non stabiliti sul territorio, di iscriversi al registro degli operatori di comunicazione (ROC) e il versamento all’Autorità per le comunicazioni di un contributo pari all’1,5 per mille dei ricavi ottenuti in Italia.

Si tratta di misure significative che dimostrano come il Paese stia investendo sull’innovazione anche in un periodo di difficoltà economica perchè dall’innovazione dipende il suo futuro.

Su di un simile argomento, può essere di interesse l’articolo “Le principali novità del Decreto Semplificazioni in tema di reti di comunicazione elettronica”.

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