Meta ha deciso di sospendere l’utilizzo dei dati degli utenti di Facebook e Instagram per l’addestramento dell’intelligenza artificiale in seguito alle preoccupazioni espresse da diverse autorità per la protezione dei dati.
Meta aveva pianificato di utilizzare i post e le foto degli utenti di Instagram e Facebook per sviluppare e addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale, escludendo i dati degli utenti di età inferiore ai 18 anni. L’azienda ha dichiarato che la base giuridica di questo trattamento sarebbe il “legittimo interesse” e ha dato la possibilità agli utenti di opporsi all’uso dei loro contenuti.
Tuttavia, in tutta Europa, i piani di Meta sono stati oggetto di forti critiche. Ad esempio, l’organizzazione NOYB ha presentato un reclamo a 11 autorità per la protezione dei dati, sottolineando che la nuova informativa privacy di Meta consente all’azienda di utilizzare tutti i dati pubblici e non pubblici degli utenti raccolti dal 2007 per qualsiasi tecnologia di intelligenza artificiale attuale e futura, senza tuttavia specificarne le finalità. Ciò include i dati degli account inattivi e le informazioni aggiuntive provenienti da terze parti o da fonti online. NOYB ha inoltre osservato che la base giuridica del “legittimo interesse” è stata precedentemente esclusa dalla Corte di Giustizia per finalità pubblicitarie. Tale base giuridica è stata di recente contestata anche dall’Autorità norvegese per la protezione dei dati in una dichiarazione pubblica, in cui sosteneva che il consenso degli interessati sarebbe stata una base giuridica più appropriata. Infine, NOYB ha criticato Meta per aver reso il processo di opt-out eccessivamente complesso per gli utenti, non permettendo di opporsi, ad esempio, con un solo click come accade con l’utilizzo del pulsante “disiscrivimi” nelle newsletter.
Inoltre, diverse autorità europee per la protezione dei dati hanno confermato che sono già stati presentati molti reclami da parte degli interessati sull’utilizzo dei loro dati da parte di Meta per addestrare modelli di intelligenza artificiale.
L’autorità irlandese per la protezione dei dati (DPC), la quale è l’autorità di controllo principale per Meta, in quanto l’azienda ha sede in Irlanda, avrà il compito di determinare se Meta ha violato o meno le norme sulla protezione dei dati. Per il momento, il DPC ha rilasciato una dichiarazione in cui accoglie con favore la decisione di Meta di sospendere i suoi piani di utilizzare i contenuti pubblici condivisi da adulti su Facebook e Instagram in tutta l’UE/SEE per addestrare il suo large language model. La decisione è stata presa in seguito a un confronto tra il DPC e Meta, e il DPC ha sottolineato che continuerà a lavorare con Meta su questo tema in collaborazione con le altre autorità per la protezione dei dati dell’UE.
La decisione di Meta di sospendere l’addestramento dell’intelligenza artificiale con i dati pubblici degli utenti è stata accolta con favore anche da altre autorità per la protezione dei dati che in precedenza avevano sollevato preoccupazioni in seguito ai reclami presentati dagli interessati, tra cui l’ICO, il DK Datatilsynet e il NO Datatilsynet.
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