Quale parte delle DLA Piper IPT Predictions per il 2021, analizziamo in questo articolo le nostre previsioni sulle principali sfide legali del settore Media Sports & Entertainment.
I risultati della nostra indagine sull’impatto della pandemia COVID-19 sui settori dei media, dello sport e dell’intrattenimento (PMI) erano prevedibili: l’80% degli intervistati ha dichiarato di aver subito una leggera diminuzione dei ricavi, il 10% perdite significative e il 10% aumento dei ricavi. I mercati dell’intrattenimento e dello sport sono stati sicuramente tra i più colpiti dall’epidemia.
Il maggiore tempo a disposizione da trascorrere al chiuso ha portato i consumatori a trovare forme di intrattenimento alternative agli eventi dal vivo – come ad esempio spettacoli musicali, teatrali, competizioni sportive –, in particolare online, nel settore dei media, che si è rivelato essere una delle aree che ha beneficiato maggiormente dei vincoli imposti dal COVID-19. Le aziende che offrono servizi di streaming o SVOD (video-on-demand in abbonamento) hanno aumentato i loro ricavi e hanno guadagnato nuovi abbonati. Altri mezzi di svago, come la TV, le piattaforme di intrattenimento sociale ed online e la radio hanno mantenuto o acquisito un nuovo pubblico, determinando senza dubbio un leggero aumento dei ricavi.
Sebbene la trasformazione digitale avesse già iniziato a trasformare il panorama del settore delle PMI negli ultimi anni, lo scoppio della pandemia non ha fatto altro che accelerare questa tendenza. In particolare, nell’ambito dell’industria cinematografica, avevamo già assistito all’insorgere di una “guerra dello streaming” tra le tradizionali importanti società di produzione e i nuovi attori per fornire i migliori servizi SVOD e streaming. La situazione avrebbe potuto inizialmente favorire le società di produzione storiche, poiché potevano contare sui loro archivi centenari. Tuttavia, sebbene il blocco abbia causato la temporanea cessazione delle riprese in molti Paesi, abbiamo iniziato a vedere un aumento (destinato a esplodere nel 2021) di produzioni indipendenti da parte dei nuovi attori del mercato, che ora possono contare sui massicci budget guadagnati negli ultimi anni, soprattutto nel 2020.
Il nuovo status quo ha costretto il settore dello sport e dell’intrattenimento a reinventarsi creando nuovi format; dai concerti digitali alle opere in live streaming e ai tour dei musei virtuali, come confermato dal 40% degli intervistati, i quali hanno dichiarato che le loro aziende stanno investendo in prodotti e servizi per gestire le relazioni a distanza con i propri clienti. La creazione di nuovi formati pone diverse questioni legali, connesse primariamente alla necessità di garantire la tutela del copyright e di gestire i rischi di violazioni della legge sulla privacy legati a strategie aggressive di monetizzazione dei dati. Quest’ultima, principalmente guidata dal marketing personalizzato e dalla pubblicità, sarà una delle tendenze significative del prossimo anno per il settore delle PMI, secondo il 50% degli intervistati, poiché necessaria per bilanciare le perdite dovute alle richieste dei clienti di rinegoziare i prezzi o alla riduzione degli investimenti dovuti al COVID-19.
I nuovi social media che hanno sviluppato il loro modello di business prevalentemente (o esclusivamente) intorno all’intrattenimento basato su algoritmi continueranno ad espandere la loro portata a spese dei media tradizionali, attirando sempre più inserzionisti. Inoltre, gli influencer non hanno mai smesso di creare “microstorie” per l’intrattenimento del “grande pubblico”, rendendo il rispetto degli obblighi normativi del marketing influencer ancora più cruciale per la strategia di qualsiasi azienda.
Affidarsi ai nuovi modelli di business sopra citati può, tuttavia, risultare particolarmente difficile per il settore sportivo, che nell’ultimo anno ha subito sconvolgimenti in relazione ad eventi significativi. I flussi di ricavi essenziali – dalle sponsorizzazioni, alla produzione e distribuzione dei diritti mediatici, al ticketing – si sono improvvisamente prosciugati. Infatti, il 50% degli intervistati ha chiesto misure finanziarie a sostegno del settore delle PMI.
Ciononostante, questi eventi hanno portato l’industria sportiva ad espandere i propri servizi, in particolare investendo nel settore degli esports, che ha avuto un notevole livello di visibilità durante il blocco e che potrebbe diventare un nuovo pilastro del mercato. Ma, per fare questo, è necessario introdurre regole nuove e chiare che operino a livello internazionale per attirare gli investimenti.
Si spera che l’epidemia di COVID-19 finisca presto. Ma è una lezione imparata per il settore delle PMI per capire come creare un business che sia meno influenzato da fattori esterni.
E’ possibile leggere le altre predictions di DLA Piper per il 2021, in aggiunta ai dati del settore Media Sports & Entertainment, a link disponibile QUI.
Su di un simile argomento, è possibile leggere l’articolo “È ora di riconoscere gli esports come veri e propri sport“.