Diamo indicazioni in questa infografica sulle regole relative a cosa fare e cosa non fare in Italia nella pubblicità dei prodotti del tabacco che rappresenta un settore altamente regolamentato.
Abbiamo analizzato il problema della pubblicità dei prodotti del tabacco in Italia nell’infografica di seguito in stile legal design e nel resto dell’articolo.
La pubblicità dei prodotti da fumo è soggetta a una regolamentazione fortemente restrittiva in Italia, volta alla tutela della lotta al tabagismo.
In particolare, la legge 165/1962 vieta la propaganda pubblicitaria di qualsiasi prodotto da fumo, nazionale o estero. Inoltre, non è consentita la pubblicità televisiva delle sigarette e di ogni altro prodotto del tabacco, anche se effettuata in forma indiretta, mediante utilizzazione di nomi, marchi, simboli o altri elementi caratteristici di prodotti del tabacco o di aziende la cui attività principale consiste nella produzione e vendita di tali prodotti (Decreto ministeriale 425/1991).
È altresì proibita la sponsorizzazione di programmi radiofonici e televisivi da parte di persone fisiche o giuridiche la cui attività principale consista nella fabbricazione o vendita di sigarette o altri prodotti del tabacco (art. 8, Decreto 581/1993), la pubblicità a mezzo stampa e via internet, nonché la distribuzione gratuita dei prodotti del tabacco nel contesto di sponsorizzazioni di eventi e di attività (d.lgs. 300/2004).
La normativa applicabile prevede inoltre che l’etichettatura delle confezioni unitarie e dell’eventuale imballaggio esterno e il prodotto del tabacco in sé non devono includere elementi che, ad esempio, promuovano un prodotto o ne incoraggino il consumo, lascino intendere che un determinato prodotto del tabacco sia meno nocivo di altri, assomigli a un alimento o a un cosmetico, suggerisca che un determinato prodotto del tabacco presenti vantaggi ambientali (art. 14 d.lgs. 6/2016). Infine, le confezioni unitarie e l’eventuale imballaggio esterno non devono suggerire vantaggi economici mediante l’inclusione di materiale stampato con buoni, offerta di distribuzione gratuita, di promozione “due per uno” o altre offerte analoghe.
Su di un simile argomento, è possibile vedere la nostra serie di infografiche relative alla disciplina della pubblicità in diversi settori QUI
Autori: Carlotta Busani e Giulia Gialletti