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Con Delibera n. 426/21/CONS, pubblicata il 31 dicembre 2021, l’AGCom ha reso il proprio parere sulle condizioni regolamentari per l’autorizzazione della proroga della durata dei diritti d’uso esistenti delle frequenze per reti radio WLL nella banda 27.5 – 29.5 GHz (“Banda 28 GHz”).

Il parere era stato richiesto dal MISE all’Autorità dopo che il Ministero aveva ricevuto richieste di proroga dei predetti diritti d’uso da parte di alcuni operatori titolari delle relative frequenze, i cui diritti d’uso sono destinati a scadere il 31 dicembre 2022.

Con Delibera n. 316/21/CONS l’AGCom aveva così aperto una consultazione pubblica per raccogliere i contributi dei soggetti interessati in merito all’eventuale proroga dei diritti.

All’esito della consultazione pubblica, l’Autorità ha espresso una valutazione positiva in merito alla proroga dei diritti d’uso esistenti nella Banda 28 GHz, che – secondo l’opinione dell’Autorità – “può essere concessa per un periodo fino al 31 dicembre 2029”, su istanza dei titolari dei diritti d’uso. Nel provvedimento di consultazione l’Autorità aveva proposto un’estensione fino al 31 dicembre 2026, con la possibilità di esercitare un’opzione per un’ulteriore prolungamento fino al 31 dicembre 2029. Nella prospettiva dell’Autorità, la definizione della proroga per un periodo di sette anni ha l’obiettivo di creare un contesto maggiormente favorevole per gli investimenti, garantendo un orizzonte temporale certo e un adeguato tempo di ammortamento.

Con la Delibera 426/21/CONS l’AGCom ha anche fissato i requisiti dell’istanza di proroga, prevedendo – tra l’altro – che essa sia accompagnata da un piano tecnico finanziario e di utilizzo delle frequenze in oggetto, con indicazione anche dei collegamenti effettivi attivi al momento della richiesta, e con valutazioni previsionali per gli anni compresi nel periodo per cui si chiede la proroga. Ai titolari dei diritti d’uso a cui la proroga viene concessa è altresì richiesto di presentare una relazione annuale consuntiva, per tutto il periodo della proroga, che documenti, “in maniera sintetica e coerente con la struttura dei piani tecnico-finanziari e di utilizzo presentati, le attività di diffusione delle reti e delle tecnologie adoperate, la copertura raggiunta e gli investimenti, e ogni altro elemento di interesse”.

Nel parere l’Autorità osserva la “rilevanza, riconosciuta a livello europeo, della banda di frequenze a 28 GHz per le applicazioni satellitari” – che è stata “confermata nel corso della consultazione” – e che il Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze attribuisce la Banda 28 GHz “sia al servizio fisso via satellite (FSS) che al servizio fisso (FS), con il medesimo statuto di servizio primario”. Conseguentemente, con la Delibera 426/21/CONS l’Autorità ha ritenuto di fissare i principi e i criteri guida per le procedure di coordinamento, “finalizzate a consentire la corretta coesistenza degli impianti FS e FSS che operano nella banda oggetto delle richieste di proroga”. Le procedure di coordinamento tra servizi fissi e servizi fissi satellitari sono dettagliatamente disciplinate dall’art. 4 della Delibera 426/21/CONS.

Su un simile argomento può essere interessante l’articolo: “Consultazione AgCom sulla proroga dei diritti d’uso per reti radio a banda larga”.

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