Il riconoscimento della certificazione IGP per le Seadas della Sardegna rappresenta un notevole passo in avanti per il Made in Italy.
L’Italia vanta un patrimonio culinario eccezionale, evidenziato dalla presenza di numerosi prodotti con denominazioni di origine protetta (“DOP“) e indicazioni geografiche protette (“IGP“). Queste certificazioni riconoscono la qualità e l’autenticità di prodotti tradizionali che sono intrinsecamente legati alle regioni italiane da cui provengono. I prodotti italiani DOP e IGP rappresentano l’eccellenza del Made in Italy, poiché sono il risultato di un’attenta selezione delle materie prime e di metodi di produzione artigianale millenari. Grazie a queste certificazioni, i consumatori possono fare affidamento sulla provenienza e sulla qualità superiore di questi prodotti, che spesso sono realizzati utilizzando ricette e tecniche tramandate da generazioni. Ogni volta che si acquista un prodotto italiano con denominazione DOP o IGP, si può essere sicuri di gustare un pezzo di storia e tradizione italiana che ha superato rigidi controlli e rispettato standard qualitativi elevati.
Non stupisce, allora, che la Commissione Europea abbia recentemente dato il via libera all’inclusione di una nuova denominazione nel registro europeo delle DOP e IGP. Questa denominazione si riferisce a un pregiato prodotto originario della Sardegna, conosciuto con diverse varianti di nome come “Sebadas/Seadas/Sabadas/Seattas/Savadas/Sevadas di Sardegna” da questo momento riconosciuto come IGP (di seguito, solo “Seadas di Sardegna“).
Le Seadas di Sardegna IGP sono un autentico dolce tradizionale che incarna l’essenza della cucina sarda. Caratterizzate dalla loro forma rotonda o ovale, queste prelibatezze sono un connubio perfetto tra il gusto dei formaggi locali e la freschezza degli agrumi. L’impasto, realizzato con semola di grano duro, viene sapientemente farcito con pecorino e/o formaggio caprino e/o formaggio vaccino o cagliata vaccina, il tutto arricchito dal profumo fragrante della scorza di limone e/o arancia. Nella tradizione culinaria dell’isola, questo dessert viene fritte fino a raggiungere una doratura perfetta, per poi essere decorato con abbondante miele o zucchero e servite ancora calde. Questo processo di preparazione conferisce al dolce una consistenza unica, con una sfoglia friabile resa speciale dalla presenza di strutto e un cuore cremoso e leggermente acidulo grazie al formaggio filante del ripieno.
L’area di produzione delle Seadas di Sardegna IGP comprende l’intero territorio amministrativo e fisico della Sardegna, inclusi i suoi incantevoli arcipelaghi. È proprio la stretta relazione con il territorio che conferisce a questi dolci una notorietà indiscutibile. La reputazione di questo prodotto è strettamente legata alle materie prime utilizzate, che sono abbondantemente presenti in Sardegna. Questo legame con il territorio si riflette nella scelta di ingredienti di alta qualità, spesso provenienti dall’antica tradizione agropastorale dell’isola. Il risultato è un prodotto che rappresenta un’autentica espressione delle ricchezze culinarie locali.
Le Seadas di Sardegna IGP sono un’eccellenza culinaria che conquista i palati di tutti coloro che hanno la fortuna di assaggiarle. La loro notorietà è il frutto di secoli di tradizione e di un’arte culinaria tramandata di generazione in generazione. Questi dolci incantano non solo per il loro sapore unico, ma anche per la loro capacità di raccontare la storia e la cultura di una terra ricca di tradizioni gastronomiche.
Per tutti i motivi sopra esposti, con il recente Regolamento (UE) n. 2023/1426, del 3 luglio scorso, e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 10 luglio 2023, il nome “Sebadas/Seadas/Sabadas/Seattas/Savadas/Sevadas di Sardegna” è stato ufficialmente inserito nel registro europeo delle DOP e IGP. Questa designazione riguarda il prodotto che rientra nella classe 2.3, comprendente prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria, e nella classe 2.5, relativa alla pasta alimentare, come specificato nell’allegato XI del Regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione.
Una delle peculiarità dell’IGP in esame è la molteplicità di nomi che identificano il prodotto. Infatti, le “Sebadas/Seadas/Sabadas/Seattas/Savadas/Sevadas di Sardegna” IGP possono essere commercializzate utilizzando uno o più dei nomi inclusi nella denominazione protetta. Questa flessibilità consente di preservare l’autenticità e l’origine di queste prelibatezze, mantenendo al contempo una certa varietà nella denominazione, in sintonia con le diverse tradizioni locali e le sfumature dialettali regionali.
Come noto, la tutela delle DOP e IGP nel nostro Paese riveste un’importanza fondamentale per preservare e valorizzare i prodotti di eccellenza italiani. Queste certificazioni rappresentano una garanzia di autenticità, qualità e legame con il territorio italiano.
I prodotti DOP e IGP godono di una reputazione consolidata e di un grande valore riconosciuto sia a livello nazionale che internazionale. Questi riconoscimenti offrono ai consumatori una guida sicura nella scelta di prodotti autentici, provenienti da specifiche regioni e realizzati secondo tradizioni millenarie.
La tutela come DOP e IGP rappresenta altresì un’opportunità per gli agricoltori, gli allevatori e gli artigiani locali di promuovere e preservare il loro patrimonio culturale e gastronomico, contribuendo al mantenimento delle tradizioni e delle filiere produttive tradizionali.
Senza dimenticare, poi, che l’attribuzione di una certificazione DOP o IGP a un prodotto può generare importanti ricadute economiche per le comunità locali, promuovendo lo sviluppo sostenibile, la valorizzazione del territorio e la salvaguardia delle pratiche agricole e produttive tradizionali.
Infatti, secondo il Comunicato Stampa del 22 novembre 2022 sul XX Rapporto Ismea-Qualivita “il comparto del cibo e del vino DOP IGP nel 2021 raggiunge un valore complessivo alla produzione pari a 19,1 miliardi di euro (+16,1% su base annua) e un export da 10,7 miliardi di euro (+12,8%). Sono risultati record che portano a quota 21% il contributo del comparto DOP IGP al fatturato complessivo del settore agroalimentare nazionale, un quadro che delinea una grande forza propulsiva da parte delle filiere dei prodotti DOP IGP, da sempre espressione di un patrimonio economico per sua natura non delocalizzabile, frutto del lavoro coeso di un sistema complesso e organizzato che in tutto il territorio nazionale coinvolge 198.842 operatori e 291 Consorzi di tutela autorizzati dal Ministero“.
Oltre ad avere un forte impatto sull’economia nazionale, i prodotti italiani DOP e IGP – proprio come le Seadas di Sardegna IGP da ultime aggiunte nel novero di tali prodotti – riconoscono e premiano l’impegno degli artigiani e degli agricoltori nel mantenere vive le tradizioni, la qualità e l’unicità dei prodotti, conferendo loro un valore distintivo e un riconoscimento a livello globale. Dobbiamo quindi essere orgogliosi di avere così tanti prodotti italiani DOP e IGP, poiché rappresentano l’eccellenza culinaria del nostro Paese e sono testimoni della ricchezza delle nostre tradizioni gastronomiche.
Su un simile argomento può essere interessante l’articolo “Natura e funzione delle DOP sotto i riflettori nella regolamento UE sulle indicazioni geografiche“.