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Le indicazioni geografiche, che rappresentano un patrimonio economico, sociale e politico europeo di inestimabile valore, con un’economia che supera gli 80 miliardi di euro a livello europeo, a partire dai primi di aprile sono regolati da un nuovo regolamento europeo che ne rafforza la tutela ed il ruolo dei Consorzi.

L’accordo raggiunto tra i rappresentanti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione europea rappresenta un passo significativo per l’evoluzione del sistema delle Indicazioni Geografiche (IG) nell’Unione Europea. Approvato dall’Eurocamera il 28 febbraio e in vigore dai primi giorni di aprile, questo accordo, che si compone di 85 considerando e 95 articoli, conferma l’obiettivo di potenziare un sistema di IG senza precedenti nel mondo, capace di generare valore senza richiedere investimenti di fondi pubblici.

Una delle novità più rilevanti introdotte da questo accordo è la creazione di un testo unico europeo sulle produzioni di qualità, mirato a garantire maggiore allineamento e chiarezza tra tutti i settori, inclusa la vitivinicoltura. Allo stesso tempo, alcune norme specifiche per questo settore, come l’etichettatura e il sistema di controlli, verranno mantenute nel regolamento dell’Organizzazione comune di mercato (OCM) della Politica Agricola Comune (PAC), preservandone la specificità.

Il processo negoziale, avviato nel giugno dello scorso anno sotto la presidenza svedese e concluso durante quella spagnola, ha identificato quattro pilastri fondamentali:

  1. rafforzamento del ruolo dei consorzi, considerati il motore di sviluppo delle IG, che rimarranno nelle mani dei produttori e degli operatori lungo la filiera produttiva, con maggiore responsabilità nella lotta alle pratiche svalorizzanti e nella promozione del turismo legato alle IG. I consorzi di tutela vedranno un aumento del loro potere decisionale e della capacità di pianificazione. Il loro mandato verrà esteso da 3 a 6 anni. I consorzi avranno una maggiore responsabilità nella lotta alle pratiche svalorizzanti. Questo significa che lavoreranno attivamente per prevenire la contraffazione, l’evocazione e l’uso improprio delle IG. Il regolamento riconosce poi il legame tra turismo e prodotti a Indicazione Geografica. I consorzi avranno un ruolo importante nella promozione del turismo legato alle IG, contribuendo a far conoscere le tradizioni, la cultura e la storia delle aree geografiche coinvolte;
  2. maggiore protezione delle IG, sia online che nel sistema dei domini, con l’introduzione di un sistema di geo-blocking per bloccare l’accesso a contenuti che evocano le IG e con l’obbligo per i trasformatori di indicare in etichetta la percentuale di prodotto IG nei prodotti trasformati. Il sistema di geo-blocking impedirà l’accesso a siti web e contenuti che evocano illegittimamente un’IG. Gli Stati membri saranno obbligati a bloccare automaticamente i contenuti illeciti grazie a un alert system sviluppato da EUIPO. I trasformatori dovranno indicare in etichetta la percentuale di prodotto a Indicazione Geografica nei prodotti trasformati. Questo contribuirà a garantire la trasparenza e l’informazione corretta per i consumatori;
  3. semplificazione e chiarimento del ruolo dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), con tempi certi per l’esame delle richieste di registrazione delle IG e una gestione più efficiente delle modifiche ai disciplinari delle IG. Il regolamento stabilisce tempi certi per l’esame delle richieste di registrazione e modifica dei disciplinari delle IG. Questi tempi sono ridotti a 6 mesi, con la possibilità di estenderli di ulteriori 5 mesi solo nel caso in cui la richiesta sia incompleta e necessiti di ulteriori informazioni. L’EUIPO avrà un ruolo più attivo nella gestione delle modifiche ai disciplinari delle IG. Ciò contribuirà a garantire una gestione più efficiente e tempestiva delle richieste di modifica, consentendo una maggiore flessibilità e adattabilità alle esigenze dei produttori e delle aree geografiche coinvolte;
  4. sostenibilità, benessere animale e trasparenza verso i consumatori, con l’introduzione della richiesta di elaborazione di un rapporto di sostenibilità da parte dei consorzi e dell’obbligo di indicare il nome del produttore sull’etichetta dei prodotti IG. I consorzi avranno la possibilità di pubblicare volontariamente un rapporto di sostenibilità. Questo rapporto spiegherà ciò che svolgono in termini di sostenibilità ambientale: Come contribuiscono alla tutela dell’ambiente, alla sostenibilità economica, alla sostenibilità sociale e al rispetto del benessere animale.

Questo nuovo regolamento mira a garantire un reddito adeguato ai produttori di qualità, contribuendo così agli obiettivi dello sviluppo rurale. Inoltre, eliminando falle nel sistema che consentivano lo sfruttamento indebito delle IG da parte di alcuni Stati membri o produttori, si mira a proteggere e valorizzare al meglio il patrimonio delle IG europee.

In conclusione, questo nuovo regolamento offre gli strumenti necessari per promuovere la competitività, la sostenibilità e l’integrazione delle filiere produttive di qualità, a vantaggio delle aree rurali europee.

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