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Diamo indicazioni in questa infografica su cosa fare e cosa non fare in Italia nella pubblicità dei cosmetici che rappresenta un settore altamente regolamentato.

Abbiamo analizzato il problema della pubblicità dei cosmetici in Italia nell’infografica di seguito in stile legal design e nel resto dell’articolo.

All’interno del settore della bellezza e della cosmesi, rivestono un ruolo primario le informazioni e le campagne pubblicitarie relative ai diversi prodotti, in quanto fondamentali per costruire (e, in una fase successiva, consolidare) la fiducia dei propri consumatori. Una simile importanza è stata acquisita soprattutto a seguito dell’espansione del mercato attraverso il fenomeno dei social media e la crescente attenzione dei consumatori ai beni prodotti attraverso componenti cd. green o biologici e, soprattutto, cruelty free, ossia prodotti per la cui realizzazione non è stato effettuato alcun test sugli animali.

Tali elementi, inoltre, non solo hanno un impatto sulla formulazione dei claim pubblicitari, in quanto mirano a trasmettere l’identità, i valori e l’etica del marchio – piuttosto che promettere effetti miracolosi grazie al loro utilizzo -, ma influenzano significativamente anche le esigenze di produzione.

Eppure, nel momento in cui i grandi produttori promuovono alcune caratteristiche specifiche dei loro prodotti, quali sostenibilità e assenza di test sugli animali, si presentano alcuni rischi: il claim deve essere veritiero e basato su test scientifici rigorosi, deve essere presa in considerazione per verificare se il claim è ingannevole l’intera catena di approvvigionamento, e non si può presentare l’assenza di test sugli animali come un valore aggiuntivo a livello europeo, trattandosi di un requisito richiesto dalla legge.

Del resto, il settore della cosmetica è un settore altamente innovativo e le grandi compagnie devono rispecchiare nella loro pubblicità una tale volontà. Bisogna tuttavia fare attenzione ad alcune insidie: è per esempio necessario evitare che la pubblicità crei l’impressione che un prodotto cosmetico abbia effetti curativi o effetti che trascendano le reali caratteristiche e prestazioni dalla sua composizione.

E, in effetti, nonostante l’industria cosmetica tenda ad avere generalmente un approccio responsabile per quanto riguarda i claims e la pubblicità in generale, ci sono ancora alcune avvertenze che devono essere attentamente prese in considerazione e alcuni limiti che non dovrebbero essere oltrepassati.

Su di un simile argomento, può essere di interesse “Infografica – Pubblicità degli ESG: Raccomandazioni da seguire ed errori da evitare in Italia“.

Autori Lara Mastrangelo e Giulia Gialletti

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