È entrato in vigore il Regolamento europeo sull’identificazione geografica (IG) dei prodotti artigianali e industriali, che consente di estendere la suddetta tutela anche ai prodotti non agricoli.
Il processo di formazione del regolamento in analisi si inserisce nel più ampio Piano d’Azione per la Proprietà Intellettuale, fulcro d’intervento fortemente voluto dalla presidenza francese della Commissione nel 2022. A seguito dell’adozione della proposta, il 18 ottobre 2023, i presidenti del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo hanno firmato il regolamento.
Il testo normativo, entrato in vigore il 16 novembre 2023, si pone l’obiettivo di tutelare il know-how e l’inestimabile patrimonio culturale delle tradizioni artigianali europee, al fine di rendere più attrattiva le professioni del settore. Nel corso degli anni, infatti, si è attestata una riduzione nel numero di lavoratori delle imprese artigiane, elemento che inevitabilmente comporta una progressiva perdita di conoscenze che rischiano di non essere più tramandate nel ricambio generazionale.
Proprio al fine di supplire alle problematiche appena esposte, il legislatore europeo è intervenuto per riconoscere e tributare il necessario valore alle opere artigianali e industriali maggiormente rinomate, che altro non sono se non l’esito della conoscenza comune sviluppata in un determinato territorio all’interno dell’Unione. Ne sono illustri esempi, tra i tanti: il vetro di Murano, le porcellane di Limoges, il marmo di Carrara, i coltelli di Solingen e il ricamo di Madeira.
L’operazione di estensione svolta consentirà pertanto di richiedere la tutela delle indicazioni geografiche non solo per alimenti e bevande spiritose, ma mutatis mutandis anche per pietre naturali, oggetti in legno, gioielli, tessuti, pizzi, posate, vetro, porcellana, cuoi e pelli e cotone grezzo.
Fino ad oggi, infatti, la tutela IG era riconosciuta a livello europeo solo per i beni del settore alimentare e beverage, più in generale, per i prodotti agricoli (vedasi il Prosciutto di Parma o anche lo Champagne). I prodotti artigianali e industriali, al contrario, erano tutelati esclusivamente da alcuni Stati all’interno dei propri confini, costringendo i produttori a trovare modalità alternative per tutelarsi. Il regolamento interviene in un quadro normativo frammentario e, oltre a colmare la disparità di trattamento tra i due settori, favorisce altresì l’internazionalizzazione dei prodotti artigianali e industriali dell’UE, fornendo protezione nelle relazioni commerciali internazionali, in particolare nei Paesi che fanno parte dell’Atto di Ginevra dell’Accordo di Lisbona sulle Denominazioni di Origine e sulle Indicazioni Geografiche, gestito dalla World Intellectual Property Organization (WIPO). Ciò con la finalità di contrastare, quanto più possibile, la contraffazione dei prodotti IG anche fuori dai confini europei.
A livello pratico e operativo, la competenza è stata affidata all’EUIPO, che, per celebrare l’evento, ha lanciato un IG Hub riportante tutte le informazioni sulle indicazioni geografiche nell’UE. A partire dal 1° dicembre 2025 sarà infatti possibile presentare domande di registrazione per i nomi di prodotti artigianali e industriali che posseggano i requisiti necessari: (i) Il prodotto deve essere originario di un luogo, di una regione o di un paese specifici; (ii) la qualità, la reputazione o altre caratteristiche del prodotto devono essere essenzialmente attribuibili alla sua origine geografica; (iii) almeno una delle fasi di produzione deve avvenire nell’area geografica definita.
Il processo di registrazione si sostanzia in due fasi: inizialmente, i produttori presenteranno le loro domande alle autorità competenti degli Stati membri per una valutazione a livello nazionale, per poi essere inoltrate all’EUIPO per ulteriori valutazioni e approvazioni. I produttori che usufruiranno di una IG registrata, potranno apporre il logo ufficiale di “indicazione geografica protetta” sui loro prodotti, facilitando per i consumatori l’identificazione di prodotti con caratteristiche specifiche legate all’origine geografica. Quanto ai prodotti che hanno già ottenuto protezione specifica nazionale delle IG sarà possibile estendere il riconoscimento a livello europeo, ai sensi dell’articolo 70 del presente regolamento.
In conclusione, il nuovo Regolamento europeo sulla protezione delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali rappresenta un significativo passo avanti nel riconoscimento e nella valorizzazione dell’autenticità e della tradizione che caratterizzano questi prodotti. Estendendo la protezione già esistente per i prodotti agricoli, questo regolamento non solo tutela i diritti dei produttori e la qualità dei loro prodotti, ma contribuisce anche allo sviluppo economico e alla conservazione delle competenze tradizionali nelle regioni europee. Con l’entrata in vigore del regolamento, l’Europa si posiziona come leader nella protezione della proprietà intellettuale a livello globale, assicurando al contempo che i consumatori possano facilmente riconoscere e scegliere prodotti di qualità garantita.
Su un simile argomento può essere di interesse: “Raggiunto un accordo europeo sulle indicazioni geografiche”.