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La Commissione europea ha recentemente approvato il regime di voucher per 200 milioni di euro predisposto dal Governo italiano al fine di aiutare le famiglie a basso reddito ad acquistare servizi a banda larga.

I voucher copriranno anche l’offerta – da parte del medesimo operatore di telecomunicazioni scelto dalla singola famiglia – delle relative apparecchiature necessarie, come un tablet o un personal computer.

La Commissione ha valutato la misura ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 2, lettera a) del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea – che consente agli Stati membri di concedere aiuti a carattere sociale a singoli consumatori a determinate condizioni – ritenendo il regime conforme alle norme dell’Unione Europea sugli aiuti di Stato e in linea con gli obiettivi strategici dell’Unione definiti nell’agenda digitale europea e nella comunicazione “Connettività per un mercato unico digitale competitivo: verso una società dei Gigabit europea” del 2016. La Commissione ha constatato che il regime, destinato principalmente alle famiglie, costituisce al tempo stesso un aiuto di Stato a favore degli operatori di servizi di telecomunicazione.

La Commissione ha altresì rilevato che la misura sarà neutra sotto il profilo tecnologico. Le famiglie potranno infatti usufruire dei voucher per abbonarsi a qualsiasi servizio d’accesso a banda larga di nuova generazione (NGA) presso l’operatore di telecomunicazioni di loro scelta. Inoltre, l’utilizzo dei voucher sarà tale da evitare discriminazioni basate sull’operatore di telecomunicazione scelto dalla singola famiglia o sull’origine dei prodotti: qualsiasi operatore di telecomunicazioni in grado di fornire alle famiglie i servizi a banda larga e le apparecchiature necessarie avrà la possibilità di offrire i propri servizi.

La Commissione ha inoltre valutato positivamente l’impegno assunto dal Governo italiano di adottare tutte le misure necessarie ad evitare indebite distorsioni della concorrenza. In particolare, il Governo verificherà le modalità di impiego dei voucher al fine di impedire che essi vengano utilizzati per sostituire abbonamenti già esistenti a servizi a banda larga.

In merito alla misura approvata, Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato che un tale regime “contribuirà a ridurre il divario digitale del paese, che nell’emergenza del coronavirus è diventato ancor più evidente. Il regime farà sì che le famiglie ammissibili possano telelavorare e aver accesso ai servizi educativi offerti online senza costi aggiuntivi, attraverso la tecnologia di loro scelta”.

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